Belize: questo nome ci porta non nel Paese della costa corallina e dei resti Maya, ma a Varese. Sì, nella provincia lombarda. L’attenzione già parte da questo contrasto. Dalla geografia alla musica, il viaggio è condotto dal gruppo formato da Riccardo Montanari (voce), Mattia Tavani (chitarra) e Federico Scaglia (batteria).
I Belize sono attivi dal 2014 e si propongono subito di raccontare emozioni, scenari di vita in città intrecciata, tra realtà e immaginazione, a suon di mashup di rap, elettronica, trip hop con influenza pop. Il loro album d’esordio si chiama “Spazioperso”, hanno suonato numerosi live in molteplici contesti e non si sono fatti dimenticare dopo le audizioni di XFactor 11, tanto da collezionare visualizzazioni dei video e ascolti su Spotify con l’EP “Replica”, anticipato dall’uscita del brano “Pianosequenza”.
Il primo disco mescola a una bella scrittura dell’elegante elettronica e il trip hop, con momenti hip hop più classici. I Belize non hanno fatto fatica a farsi notare da Manuel Agnelli, per via dei suoni ricercati in atmosfera urban e dei testi in italiano.
Lo scorso 15 giugno, a due anni di distanza da “Spazioperso”, è uscito il secondo album “Graffiti”, base pop allevata a elettronica, trip hop e cantautorato. Il titolo sta a indicare lo sfondo urban che si pone come scenografia dell’intero lavoro. E qui continua il viaggio capitanato dai Belize, che ci raccontano delle strade milanesi come fossero il Sud America, trasformando Corso Buenos Aires nella vera e propria capitale Argentina: questo è quello che accade nel brano che ha anticipato il nuovo disco “Buenos Aires Pt 2”
Ecco la tracklist di “Graffiti”:
01 A lei – 02 Pianosequenza – 03 Buenos Aires Pt. 1 – 04 Iride
05 Non aprite quella porta feat. Mecna – 06 Graffiti – 07 Fisher Price
08 Buenos Aires Pt. 2 – 09 Barca feat. Generic Animal
10 Nuovo cinema normale – 11 Superman – 12 Brotherhood
I testi sono tutti di Riccardo Montanari, che ha collaborato per i due corrispettivi featuring con Mecna e Generic Animal. Graffiti è realizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa Sillumina, di cui i Belize hanno vinto il bando.
Due i brani che ho preferito maggiormente. Uno è “Buenos Aires Pt 2”, citato poco fa, che con frasi come “dormire sulla sabbia o su un marciapiede” […] “sotto in metropolitana fondo oceano di corallo e relitti di persone che imparano a nuotare troppo corti i giorni e piccole le ore sui binari ad aspettare il sole dormire mai o dormire sempre?” dipinge la solitudine metropolitana presentandola usando scenari del tutto opposti, come quelli della natura sudamericana. Il secondo è “Barca”, il featuring con Generic Animal: elettronica minimale che incornicia un testo malinconico “ho aspettato un po’ da solo e un po’ con te userò le mie magliette per tappare tutti i buchi ed il legno della barca coperto di nomi di gruppi che ho ascoltato un po’ da solo e un po’ con te”.
I primi quattro pezzi hanno sapore indie pop, c’è poi l’importante collaborazione con Mecna (“Non aprite quella porta”), il percorso sonoro di “Graffiti” e i brani della seconda parte sono leggermente meno pop e più hip hop.
I Belize non sono solo un gruppo pop, sarebbe troppo riduttivo rinchiuderli in quest’etichetta, ci starebbero stretti: la loro stratificazione sonora e la cura dei testi non possono rendere fattibile un loro assimilare alla massa. Aspettiamo con entusiasmo il proseguimento di questo percorso e la crescita artistica del gruppo di Varese.