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TOdays Festival 2018: anche in periferia crescono i fiori

TOdays Festival – Un festival targato – SOLD OUT –  ha ben poco altro da dire riguardo giocose statistiche, ma parecchio in merito a strade percorse e programmazione con buon senso.  

TOdays Festival – Una rassegna di 3 giorni (dal 24 al 26 Agosto) che ha conquistato davvero tutti e che consolida ancor più la propria presenza del TOdays tra i migliori festival in Italia nella sua capacità di mixare uno spirito internazionale con interessanti proposte musicali italiane; oltre ad un occhio sempre attento all’arte e alla cultura in tutte le sue forme.

TOdays Festival

(King Gizzard and The Lizard Wizard – 24 Agosto / sPAZIO211)

Per pochi giorni il centro gravitazionale della città di Torino ha spostato il proprio asse a Barriera di Milano (periferia Nord di Torino), con buona pace delle teorie copernicane e della movida abitudinaria, e tra nuovi spazi urbani come la Galleria d’arte Gagliardi e Domke e location storiche delle passati edizioni, tra cui sPAZIO211 e Ex fabbrica INCET, oltre 30 mila persone hanno potuto assistere a concerti, esposizioni e workshop di vario genere rendendo questa edizione dal sapore particolarmente speciale e dal retrogusto unico.

Di certo se Roma non fu creata in un giorno, non né saranno bastati una manciata al festival per raggiungere tali risultati ma sono indubbiamente pochi se si considera che quest’ultima è solamente la quarta edizione consecutiva. << Spiegazione? >> Idee reali e capacità nel attuarle.

Bisogna dare merito ad una direzione artistica attenta e capace, viva di una sana ambizione, non succube delle mode deleterie e da una visione focalizzata del rischio come stimolo necessario e non timore frenante.

TOdays Festival

(MYSS KETA – 26 Agosto / PARCO PECCEI)

E’ necessario ripartire dalla periferia non solo quella urbana ma quella di intenti.

Il TOdays Festival è la dimostrazione esplicita di una crescita graduale nel tempo, di obiettivi chiari e di una programmazione sensata. La riqualifica di luoghi e spazi che per molti degli addetti ai lavori rappresentano la propria casa in cui sono cresciuti e in cui continuano a dare il proprio contributo durante il corso dell’anno, porta a generare un collante solido di motivazione e intraprendenza da parte di tutti.

Non esistono formule predefinite, non esistono mai, ma di certo chi crede che la Line Up di un festival rappresenti il nucleo del festival stesso si sbaglia completamente, è vitale la presenza di un “Anima” quale motore trainante composta dalle persone, dalle idee e dai luoghi. Barriera di Milano ha un cuore enorme, un carattere passionale e determinato che piano piano impari a conoscere e ad amare inevitabilmente.

Ripartire dalle periferie, dall’umiltà, dalla crescita dal basso.

TOdays Festival

(Coma Cose – 24 Agosto / Ex Fabbrica INCET)

Nei mesi scorsi festival alla loro prima edizione con listoni di super artisti sono scomparsi a pochi giorni dal proprio inizio, le motivazioni possono essere molteplici vero… ma credo che alla base mancasse un identità vera, un intenzione reale di generare cultura attorno all’evento e non solo spicciolo business. Non bastano solo i gran nomi e le sponsorizzate, fortunatamente.

Una persona qualche giorno fa mi ha detto che è importante ritornare alle origini per ritrovarsi, beh penso che il Todays Festival le proprie non le abbia mai perse ed è pronto costantemente a migliorarsi superando vincoli, noiose burocrazie e ricerca di stimoli sempre nuovi.

Un immagine che porterò sempre in mente sono i Mogwai appoggiati nel backstage ad uno dei murales che circondano la location di sPAZIO211, realizzato da un mio amico qualche mese prima con l’idea semplicemente di rinfrescare decorativamente l’intera area. Tutto ciò mi ha fatto pensare a come l’arte in sé e la sua relativa espressione possono avere risvolti imprevisti, di come sia importante sempre dare il meglio sia che suoni davanti a 10 o 1000 persone, sia che il tuo murales sia realizzato in periferia di Torino o al centro di Manhattan… che poi spesso qualcosa accade, il tuo messaggio arrivi comunque, venga recepito, osservato, pensato e magari la tua band preferita ci si beve anche una birra su. E stai bene almeno per un po.

E poi infine credo che ci voglia dell’arte anche a permettere all’arte stessa di esprimersi, sarà forse questa la chiave per rendere semplice e scontato qualcosa che non lo è: la volontà di tanti ma la capacità di pochi.

Comunque si, hanno suonato anche i Mogwai e molti altri artisti QUI il report festival…

Il Futuro è Oggi.

di Bob Caronte