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|Interview| Colin Clegg, il giramondo con radici siciliane

Ad un anno di distanza dal suo EP di debutto, l’Italo-Scozzese Colin Clegg pubblica il suo primo LP in studio “The Mirror”.

12 canzoni che immortalano altrettanti episodi della vita di Colin Clegg, in cui non mancano i riferimenti alla Scozia, sia nei testi che, soprattutto, negli arrangiamenti folk studiati da Misto e dalla fedelissima Giulia Ermirio, violista di grande spessore che appare in quasi ogni pezzo.

Colin promuoverà il nuovo lavoro con date in Europa nel 2019,  abbiamo fatto una chiacchierata con lui per conoscerlo meglio.

Com’è nata la tua storia in musica ?

Scrivo canzoni da sempre – da piccolo registravo melodie e parole su cassetta e non sapendo suonare alcuno strumento, le parti erano tutte nella mia testa. Poi ho cominciato a suonare la chitarra e non ho mai smesso di scrivere.

Secondo te vi sono più possibilità in Italia o all’estero ?

Ho vissuto in Australia, Regno unito, Singapore, Italia e ora Svizzera. A parte Singapore, dove comunque ero troppo impegnato col lavoro per poter suonare, ho avuto possibilita’ ovunque. Chiaro che se in Italia vuoi suonare sempre per i tuoi amici e nella tua città, prima o poi la scena ti sta stretta. Recentemente ho iniziato a collaborare con TriTubba per concerti in sud Italia, e ho trovato situazioni e riscontri di pubblico veramente gratificanti.

Cosa ti ha ispirato maggiormente nel tuo ultimo disco ?

A livello di testi, principalmente la nascita di mio figlio e, purtroppo, la partenza di mio nonno, vero patriarca della famiglia e persona geniale. A livello musicale, volevo che le canzoni avessero un filo conduttore sonoro che richiamasse molto un folk scozzese/irlandese. la produzione di Misto ha fatto il resto.

Quali sono le tue influenze principali ?

Direi che quella piu’ vera e completa sia Roddy Woomble. come me suona in una band rock, nel suo caso gli Idlewild, nel mio The Pottos, e come me sforna album da solista in registro folk. Altri grandi songwriters ai quali mi ispiro sono Noel Gallagher, Kelly Jones (Stereophonics) e Damien Rice

Con chi ti piacerebbe collaborare?

Mi piacerebbe collaborare con Roddy Woomble e ci sono stato vicino prima di tornare a Singapore, chissa’ che in futuro… altrimenti c’e’ una band di amici di Detroit, si chiamano Frontier Ruckus, bravissimi, abbiamo fatto date insieme, mi piacerebbe mettessero mano ai moei pezzi

Progetti futuri?

ho altri 2 album in cantiere: un altro solista e uno con la band. Se ne parla a fine 2019 o prima meta’ 2020.

Prossime date dal vivo?

Un bel tour in sud italia a marzo, poi si va alla conquista della francia a maggio. Spererei di fare un po’ di regno unito, in particolare scozia, ovvero casa, durante l’estate