Back Chat

Le vie dell’est europeo, così irrimediabilmente affascinanti

Est

Sono sempre contento quando posso ascoltare cose nuove, sopratutto se le scopro tramite un articolo, un link o attraverso un apparente inutile girovagare sul web. In questo caso la soddisfazione è maggiore perché sono un pò orgoglioso e ci tengo a conoscere musica nuova arrivando in questo caso all’est, da solo senza che nessuno me l’abbia suggerita.

Poi però capita il contrario e mi trovo nelle vesti del suggeritore, del rifinitore che deve segnalare qualcosa che merita di essere evidenziato.
Questa volta, sempre restando fedelialla rubrica e ai suoni belli riverberati, vi dò una dritta su una realtà che molti ignorano. La Russia e tutto l’est europeo ecco. Alzi la mano chi è capace di menzionare qualcosa di rock proveniente daquelle parti. Io ce l’ho e mica solo uno o due.

BLANKENBERGE

blankenberge est

Da San Pietroburgo una tempesta che ti assale e poi ti culla con suoni spettrali e spaziali. Il loro primo album, corredato da chitarre soniche e dalla voce paradisiaca di Yana. Radiogaze, il loro primo album è il perfetto esempio di shoegaze aggiornato ma smaccatamente ruffiano quanto basta.

PIA FRAUS

pia fraus est

Tallinn, si Tallinn; si può fare shoegaze anche da lì. I Pia Fraus sono più sghembi e noise, figli diretti dei MBV, ma hanno quell’afflato melodico che ti cattura grazie alle voci suadenti. Procuratevi Field Cerimony.

 

LIFE ON VENUS

life on venus est

Questi cinque ragazzi sono la mia fissazione. Così Lush, così Slowdive e se uno suona così mi ha già schiavizzato. Da Mosca esordiscono con Encounters ed è subito tempesta di suoni onirici, suoni persi in un buco nero di delay e riverberi.

PINKSHINYULTRABLAST

pinkshinyultrablast est

Anche loro da San Pietroburgo e battenti le vie di un pop storto e ricco di synth quasi a toccare i confini di band come I Break Horses. Un sound glaciale ma al contempo così catchy. Ascoltare l’ultimo singolo per credere.

 

Chiudo con una cosa che non c’entra o forse c’entra molto. L’ultimo singolo del l’imminente lavoro solista di Theresa Wayman delle Warpaint è un piccolo gioiellino.

 

Dario Torre