Terza serata di questa splendida edizione dell’Umbria Jazz. Sono nuovamente all’Arena Santa Giuliana di Perugia. Dopo quattro anni, Paolo Conte, pianista e assiduo frequentatore di questo festival, torna a regalarci un pò di quella sua inconfondibile magia.
Paolo Conte aveva proprio esordito a Perugia nel 1984 in Piazza IV Novembre, poi nel 2001 ai Giardini del Frontone, nel 2009 all’Arena S.Giuliana e nel 2015 per un concerto in memoria del promoter Sergio Piazzoli.
Il concerto è in programma per le 21.30, ma già alle 20.45 l’arena è quasi del tutto piena.
Ci sono grandi aspettative da questa esibizione, forse anche perché il 14 e 15 giugno 2018 Conte ha festeggiato i cinquant’anni di Azzurro, la celebre canzone interpretata da Adriano Celentano, che lo ha reso famoso in Italia e nel il mondo.
Le date di questo tour sono state poche, ma Perugia non è mancata all’appello.
Alle 21.30 si alza il sipario con la fedele orchestra già posizionata e pronta a dare il via.
Fa il suo ingresso Paolo Conte, per nulla intimorito da una arena stracolma di gente!
Il meteo ci concede una serata tiepida, con un cielo libero dalle nuvole, e sembra davvero tutto perfetto.
L’orchestra accompagna magnificamente ogni esecuzione e quello che respiriamo è un profumo di malinconica serenità, che solo Conte riesce a evocare.
L’andamento del concerto, fin dall’inizio, è incalzante e non ci sono momenti di esitazione, malgrado il maestro lasci trasparire un pò di stanchezza.
Il repertorio è dei suoi migliori e la gente in fondo alle gradinate è in piedi e balla pezzi come Sotto le stelle del Jazz, Max, Messico e Nuvole, che vengono eseguiti perfettamente, riscontrando l’entusiasmo del pubblico.
Dopo la prima metà dello spettacolo, partono decise le prime note di Vieni via con me.
Coinvolgente è la parola giusta per descrivere tutto questo e la sua orchestra è davvero incredibile.
Sembra quasi che, riunita intorno a lui, faccia da collante per tenere tutto perfettamente in equilibrio.
Il maestro chiude con il bis di Vieni via con me, ci saluta con un sorriso e raggiunge il backstage.
Di una cosa sono certa, ho assistito ad una delle performance più belle della mia vita!
di Uliana Piro