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|Interview| È uscito “Scoprire” il primo disco degli Amore Psiche

Esce venerdì 24 settembre “Scoprire”, il primo disco degli Amore Psiche, un nuovo capitolo del progetto nato a Milano nel 2018 come canale espressivo per la dolcezza e la nonviolenza.

Scoprire ci svela finalmente il mondo degli Amore Psiche, già anticipato dalla title-track, il secondo singolo Dolce Illusione e il più recente Mostrati Fiera.

Questo disco è un invito a lasciarsi andare, a conoscersi di più, ad accogliere anche le sorprese, a scoprirsi e a scoprire gli Amore Psiche.

Abbiamo fatto loro qualche domanda!

Vi sentite cambiati rispetto al precedente progetto musicale che vi vedeva coinvolti? Perché avete sentito l’esigenza di creare Amore Psiche?

È cambiata la possibilità di esplorare ritmi e strutture dei brani e per questo ci sentiamo più liberi,  questa é stata anche l’esigenza che ci ha portato a creare Amore Psiche.

Ci sono delle paure che sentite di non riuscire a sconfiggere? Quali?

Le paure sono sempre nuove e impreviste, così come le scoperte. Fino a oggi abbiamo cercato di intercettare eventuali limiti autoimposti e cercato di superarli.

Abbiamo paura di non riuscire a realizzare gli scopi futuri per cause esterne, ma il fatto di provarci è già un buon risultato, forse lo scopo di tutto è continuare a lottare, almeno su questo pianeta.

In ogni caso paragonati a altre situazioni siamo molto fortunati.

“Scoprire” è un disco per persone che hanno paura?

Volendo anche. È un disco per persone che sono a un bivio, che non hanno la strada tracciata o modelli a cui assomigliare e che hanno un conto in banca da comuni mortali. È normale avere paura, poi dipende da come si affronta, un buon disco per non sentirsi soli è un ottimo supporto 🙂

Vi ricordate i momenti in cui avete fatto nascere “Scoprire”? Ce li descrivete?

Era un periodo di grande concentrazione, Daniela stava praticando massaggi yoga in Thailandia e al suo ritorno si esercitava in uno studio prendendosi cura delle persone come in un tempio. L’influenza dell’Oriente è presente nel disco e col suono cristallino della chitarra ha dato vita a atmosfere che ci facevano sentire bene e ci piacevano.

Come raccontereste “Mostrati Fiera” a qualcuno che sta passando un brutto periodo?

Come un ascolto confortante, la voce di qualcuno che ti dice si, ti capisco non é facile, siamo anche fragili, non abbiamo tutti le stesse fortune, ma non preoccuparti, vai benissimo così.

Avete già in programma di pubblicare nuova musica?

In programma, poi bisogna farlo, ci vuole l’ispirazione, qualcosa da dire, siamo pronti per affrontare la sfida.

In che senso il vostro è un progetto che nasce come canale espressivo per la dolcezza e la nonviolenza?

La dolcezza è la qualità che a oggi ci interessa di più, in un mondo violento e caotico vogliamo dare forza a un modo di relazionarsi pieno di rispetto e delicatezza, per questo la voce e la chitarra vibrano in quelle frequenze.

La nonviolenza è scelta per lo stesso motivo e è un interesse specifico di Daniela che è laureata a Pisa in Studi per la Pace.