Back Chat

|Interview| Crepaldi ci racconta i suoi “Coltelli”

In attesa dell’uscita del suo album, Crepaldi ha lanciato un nuovo singolo: “Coltelli”.

Supportato dall’etichetta MC Music/Deposito Zero Sas e distribuito da Music Rails, il nuovo lavoro di Crepaldi rappresenta la naturale prosecuzione del percorso intrapreso dall’artista con il singolo Oceano. Un brano che racconta l’amore sfaccettato in mille pezzi.

Abbiamo chiacchierato con lui, eccone il risultato!

“Coltelli” è un singolo con più chiavi di lettura: ce le racconti?

Ciao! Con questo brano voglio tirar fuori la parte più scanzonata e leggera di me. In realtà il testo è ispirato a vicende sentimentali che riguardano me e allo stesso tempo molte altre persone.

I coltelli sono la rappresentazione dei rimpianti e delle occasioni perse, ma non ho voluto drammatizzare.

Credo che la vita vada presa anche con ironia.

Descrivi il tuo nuovo singolo in 3 parole.

Alcolico, ironico, genuino. Mi ricorda il vino.

Un genere lontano dal tuo che però rispetti?

Il rap mi influenza molto soprattutto a livello di scrittura dei testi. Vengo totalmente da un altro mondo, ma non lo sento poi così differente dal mio modo di concepire la musica. Mi piace molto la scuola rap -hip/hop che va dagli anni ’80/’90 fino ai primi anni ‘10.

Con chi collaboreresti per un singolo?

A livello di scrittura mi piacerebbe molto collaborare con Dargen D’Amico. Adoro il suo essere così “sperimentale”.

Se dovessi scegliere qualcuno più affine al mio genere oserei citando Cesare Cremonini o Luca Carboni. Sono un fan di tutta  la scuola cantautorale bolognese.

Progetti futuri?

Ho un album quasi finito che dovrebbe uscire prima dell’estate. Ne vado molto fiero, credo che il progetto abbia preso una piega molto interessante.

Voglio scrivere per altri, è la cosa che mi diverte di più.

Spero il prima possibile di tornare a suonare dal vivo e di andare ai concerti degli altri.