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|Interview| W.A.U è il primo album degli Heron Temple

Il 27 giugno 2022 è uscito il loro album di debutto. Una festa notturna che ha voluto dare inizio ufficialmente all’estate: “W.A.U” è l’acronimo di Where Are U (Dove Sei), una domanda apparentemente semplice e di uso comune, ma dalle mille sfaccettature. 

The Heron Temple hanno prodotto un album, W.A.U, racchiude diversi concetti cardine che hanno ispirato la scrittura dei  negli ultimi anni: la distanza, l’amore, l’attesa e la ricerca costante. 

Tutti questi elementi, che a primo impatto potrebbero risultare in netta antitesi tra loro, in realtà compongono un collage esaustivo dei sentimenti che hanno influito sulla stesura degli otto brani del disco. 

W.A.U è il primo LP dei The Heron Temple, scritto, arrangiato e registrato tra Palermo e Milano, W.A.U non si focalizza soltanto sul “momentum”, catturando al contrario il processo di crescita della band in un lasso di tempo ben più lungo.

I brani e la loro consecutio ne rafforzano il concetto, a partire da Sciogliersi un po’ e culminando con la crepuscolare Portami Via. W.A.U  per i The Heron Temple, in definitiva, è una domanda ed una risposta allo stesso tempo.  “Dove sei, dove siamo stati, dove siamo adesso? WAU”.

Li avevamo sentiti tempo fa, ma dovevamo aggiornarci, ecco com’è andata!

Qual è il momentum” che avete descritto in questo vostro disco?

W.A.U è come un album fotografico che contiene istantanee degli ultimi anni. Possiamo trovare alcune canzoni scritte proprio all’inizio della nostra avventura, altri invece frutto di un approccio più maturo e consapevole.

Ci siamo resi conto tuttavia che ogni canzone aveva un filo conduttore e raccontava perfettamente il nostro percorso: era il momento giusto per mettere un punto al primo capitolo ed iniziare a scrivere il prossimo!

Cos’è cambiato da quella sera in cui avete presentato Iron Sky” alle audizioni di X-Factor? Perchè, a vostro parere, il vostro percorso televisivo si è interrotto? 

Abbiamo qualche capello bianco in più, ma abbiamo sempre affrontato la musica con passione, oggi come allora. Scherzi a parte, X-Factor è stata una fantastica esperienza che ci ha permesso di entrare in alcuni meccanismi dello showbiz, ampliando il nostro network ma soprattutto dandoci l’opportunità di abbracciare un bacino d’utenza più ampio.

Siamo felici di vedere che moltissime di quelle persone che ci hanno conosciuti con Iron Sky, continuano a seguirci tuttora e vengono ai nostri concerti: è l’attestato di stima più importante per due persone come noi, che fanno della musica la loro ragione di vita primaria. 

Ci chiedete perchè il nostro percorso televisivo si è interrotto? Probabilmente la risposta è già nella domanda. X-Factor è prima di tutto una trasmissione televisiva, dove la musica è un pretesto per portare avanti uno show. Probabilmente non eravamo adatti al piccolo schermo…anche noi ci sentiamo maggiormente a nostro agio sui palchi piuttosto che in tv!

Avete mai pensato ad un altro talent? 

No. Abbiamo fatto X-Factor quasi per caso e siamo felici che questa esperienza sia stata tutto sommato positiva. 

Cosa vi lega a Palermo e Milano, città dove avete lavorato al disco?

A Palermo siamo nati, a Milano siamo cresciuti (lavorativamente parlando). La Sicilia è una splendida fucina di artisti – non c’è neanche bisogno di sciorinare tutte le eccellenze che negli ultimi anni hanno brillato nel panorama italiano – ma sappiamo bene che “L’azione” si svolge a Milano.

Siamo molto legati alla città meneghina e buona parte della nostra vita si è svolta lontano da Palermo però “home is where your heart is”. 

Quali sono gli equilibri precari da dover mantenere quando si è in due? Avete mai sentito il bisogno di allontanarvi luno dallaltro?

Sicuramente lavorare in due ha i suoi pro ed i suoi contro. Quando entrambi andiamo nella stessa direzione è estremamente facile raggiungere l’obiettivo, riuscendo a capirci subito. Al contrario, quando abbiamo visioni differenti, la scelta è perfettamente in pareggio! 

Per questo motivo abbiamo sentito il bisogno di lavorare insieme a Roberto Cammarata, una sorta di terzo Heron Temple a tutti gli effetti. Lui è per noi non solo un produttore e consigliere, ma anche l’ago della bilancia durante le nostre dispute! 

È ovvio che in alcuni periodi siamo più allineati mentalmente, in altri invece siamo distanti. La vita è ciò che succede mentre sei indaffarato a pianificare altro (cit.) e certamente alcune volte siamo così assorbiti dai nostri percorsi “personali” da sentire il bisogno di allontanarci (non come amici, perchè siamo due fratelli!) e lasciare sedimentare un po’ il resto. 

Programmi per il futuro?

Una sola parola, anzi tre: SUONARE DAL VIVO. Abbiamo già annunciato i primi concerti e prestissimo ci saranno novità!