Lui si chiama Domenico Larocca, ma in arte è semplicemente Larocca.
Larocca viene da Gravigna in Puglia e dal 15 dicembre è disponibile su tutte le piattaforme Memorie, suo ultimo singolo che anticipa un album con uscita prevista in primavera, vincitore del bando Puglia Sounds Records.
Abbiamo fatto una chiacchierata con lui per saperne qualcosa di più.
Partiamo dalle presentazioni: chi è Domenico Larocca?
Ciao! Sono Larocca, canto, suono, scrivo e quando è possibile cerco di fare quello che mi piace, sono sempre alla ricerca di qualcosa, di me stesso, un eterno insoddisfatto dicono! Ma qualche volta anche io riesco a godermi qualche piccola soddisfazione.
Per quanto riguarda invece il tuo background musicale, quali sono le tue principali influenze e qual è stata la tua formazione musicale?
Musicalmente nasco in realtà come batterista ascoltando e suonando i classici del rock con una band di amici. Poi ho fatto un percorso non lineare che mi ha portato ad esplorare nuovi mondi sonori, passando dal blues al soul per poi finire al cantautorato italiano, all’R’n’B e ultimamente anche al rap.
Ci sono degli artisti che stimo molto del panorama contemporaneo italiano, come Mahmood, Venerus, Fulminacci, Marracash. Tuttavia mi ritrovo sempre più spesso ad ascoltare musica estera legata alla nuova scena Soul e R’n’B, Michael Kiwanuka primo fra tutti.
Come nasce un pezzo firmato Larocca? Qual è il tuo modus operandi?
Un brano nasce quando senti di aver qualcosa da raccontare, di te, di quello che ti circonda, di quello che ti far star male o che ti fa star bene.
Una canzone, quando ce l’hai tra le mani, non puoi far a meno di tirarla fuori rimanendo lì davanti al pianoforte o ad una chitarra per tutta la notte.
Il processo creativo per me è immersivo, ci sono periodi più intensi in cui riesco a scrivere una canzone al giorno, altri di calma piatta. Questo nuovo disco per esempio l’ho scritto in un paio di mesi, mi ha prosciugato, nel senso positivo. Adesso faccio altro, suono pezzi miei o di altri, non scrivo per il momento.
A cosa pensavi quando hai scritto “Memorie”?
Pensavo a quanto quei luoghi che ho vissuto nel passato siano cambiati, alcune volte disastrosamente trasformati. Mi sono sentito quasi “tradito” e l’unica cosa che mi rimane di quei luoghi è la memoria, il loro ricordo.
Hai mai pensato di prendere parte a qualche talent show televisivo?
No, non perché non mi piacerebbe. Ma penso di non essere pronto per la Tv. Ho bisogno ancora di tempo, per arrivarci con una consapevolezza differente.
Racconta un aneddoto interessante legato ad un tuo concerto live.
Durante la promozione del primo disco, abbiamo partecipato ad un contest al Serraglio di Milano con Nicolò Petrafesa, il pianista con cui suono. Arrivati a Milano, decidiamo di prendere la famosa Enjoy per raggiungere il club, prenotiamo la macchina, ma arrivati al veicolo ci rendiamo conto di aver preso un furgone!
Non avendo molta esperienza nel guidare questo tipo di veicoli abbiamo avuto grosse difficoltà, Per di più guidare a Milano non è per nulla semplice! Eravamo lì per schiantarci diverse volte, ma nonostante tutto e le diverse infrazioni commesse, siamo arrivati sani e salvi al Serraglio e ci siamo esibiti. E’ stata una serata speciale!
Ci dai qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti?
Riguardo al futuro sicuramente nei prossimi mesi ci saranno delle bellissime novità legate al nuovo disco Fatto d’Argilla, in uscita nel 2021. Inoltre spero vivamente che il prossimo anno si possa tornare a suonare dal vivo. Vorremmo fare un tour promozionale accompagnato dai miei musicisti.
Come possiamo continuare a seguirti?
Potete seguirmi su facebook, su Instagram @nonsonolarocca, su Spotify e chiaramente su tutte le piattaforme di streaming!