Back Chat

|Interview| Le Canzoni Giuste: canzoni demenziali per persone intelligenti

“Sushi all you can hit” è il primo singolo della band abruzzese Le Canzoni Giuste, estratto da “Felici e contenti”, concept album composto da undici tracce divise in tre atti che uscirà a maggio 2021.

Le Canzoni Giuste, band che fa dell’ironia, della goliardia e della totale mancanza di appartenenza ad un unico genere la propria caratteristica principale (il loro “motto” è: “canzoni demenziali per persone intelligenti; canzoni intelligenti per persone demenziali”), racconta così Sushi all you can hit:

Dopo la grande esplosione che determina la nascita dell’universo, il concept ci porta finalmente ai giorni nostri, puntando il dito in quella che è probabilmente la versione peggiore dell’essere umano: quella che rimanda i suoi doveri e si sottrae alle proprie responsabilità, scaricando la colpa sempre sul prossimo. Il tutto si svolge, inesorabilmente, nello scenario contemporaneo, un mondo di fatto flagellato dalla pandemia, in cui l’altruismo, il senso di responsabilità, la presa di coscienza collettiva, cedono spazio all’ignoranza, al negazionismo, all’individualismo ed ai problemi futili che appaiono prioritari, in una perenne lotta tra poveri.

Gli abbiamo chiesto qualche dettaglio in più!

Ci elencate cinque canzoni giuste e ci dite il perchè?

 Fit up – Louis Cole. Vi sfidiamo a non muovere la testa a ritmo durante il           ritornello di questa canzone. Più giusti di così muore!

Space Oddity – David Bowie. Un grande classico senza tempo, una di quelle canzoni in grado di far viaggiare la tua mente verso qualsiasi direzione, un modo per rilassare la mente e il cervello, ma anche un modo per poter riflettere su tematiche profonde; in pratica tu scegli cosa fare e questa canzone te lo permette in ogni caso. Magica.

Don’t Stop ‘Til You Get Enough  – Micheal Jackson, crediamo ci siano poche spiegazioni da dare; Il re del pop rimane uno solo.

Cosa faremo da grandi – Lucio Corsi, perché è la dimostrazione che nel nuovo ventennio del nuovo millennio è ancora possibile scrivere belle canzoni, che raccontino la vita.

La canzone mononota Live a Sanremo – Elio e le storie tese; per fare una cosa del genere sul palco dell’Ariston durante la gara Sanremo devi essere pazzo e pieno di talento: geniali.

In sintesi. Qual’è la versione peggiore dell’essere umano per voi?

La versione peggiore dell’essere umano coincide con la versione peggiore di ognuno di noi.

Non esiste un essere umano migliore o peggiore dell’altro, siamo noi come individui che scegliamo se essere migliori o peggiori in base al nostro principio morale.

Sicuramente dovremmo impegnarci per ascoltare sempre la nostra coscienza e lavorare per migliorarci, in relazione con noi stessi, con gli altri, e con ciò che ci circonda.          

Avete suonato parecchio live in giro; l’esperienza che non potete dimenticare?

È difficile scegliere un live migliore rispetto ad un altro; sono tutti importanti, e sono tutti belli quando sei con il tuo pubblico.

Sicuramente le piazze, i festival, e le aperture sono quelle più significative; non tanto in relazione all’importanza o alla grandezza del palco, ma in relazione alla mole di persone che stanno interagendo con la tua performance e quindi con la tua musica.

Ce ne sono un paio che ricorderemo sicuramente più di altri:  l’Evergreen Festival di Torino, sicuramente uno dei concerti più belli de Le Canzoni Giuste, e poi un concerto all’Auditorium del Conservatorio di Pescara, fatto per dei ragazzi delle scuole medie, pazzesco! Sembravano dei forsennati, completamente scatenati.

Se unisci la follia e il divertimento sul palcoscenico con dei ragazzini che si esaltano e si divertono con la tua musica, vi assicuriamo che il mix è incredibilmente esplosivo!

Quando uscirà il vostro nuovo album?

Non abbiamo ancora la data precisa, ma sicuramente poco prima dell’estate. Ora ci stiamo concentrando singolo per singolo, dando la giusta importanza alla comunicazione di ogni uscita che programmiamo.

Teniamo molto a questo lavoro, per il significato che ha per noi, e ci stiamo concentrando per far sì che anche le persone che lo ascoltino possano davvero capire il nostro messaggio, mascherato dall’ironia, ma che vuole comunicare molto altro.