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|Interview| Abbiamo parlato con Marat, promessa di grande talento

Venerdì 18 febbraio è uscito “1001”, il nuovo singolo di Marat che segna il suo ingresso nel roster de Le Siepi Dischi.

Un nuovo capitolo per la cantautrice Marat, una metafora del numero minimo di personalità che ognuno di noi contiene e che non è possibile riassumere in un aggettivo o giudizio.

Il brano è anche parte della colonna sonora della serie Christian” uscita su Sky il 28 gennaio 2022.

Noi non abbiamo saputo resistere e le abbiamo fatto qualche domanda a riguardo, ecco com’è andata!

Qual è il tuo legame con il numero “1001”?

Non ho un legame particolare con il numero in sé. Però, essendo una persona che usa molte iperboli, per dire tipo “l’ho fatto tantissime volte” dico sempre “l’ho fatto 1000 volte”. Quindi per me 1001 vuol dire un eccesso.

Musica e sport possono andare d’accordo?

Certo che sì. Ovviamente se parliamo di praticarle allo stesso tempo, entrambe da professionisti, dev’essere difficile. Io purtroppo ho fatto la mia scelta all’età di circa 13 anni e ho deciso di dedicarmi alla musica mollando il pattinaggio artistico. Però ora faccio hockey su ghiaccio e pure se non sono una super professionista mi riempie di gioia e carica!

Come è stato vedere un proprio brano come colonna sonora di una serie televisiva? Hai già avuto modo di vedere la serie?

È da premettere che la colonna sonora della serie è stata composta da Giorgio Giampà, il mio pezzo è stato solo sincronizzato ed è stata comunque una bellissima emozione!

Ancor di più in realtà è stato interessante partecipare alla lavorazione della serie (sono l’assistente di Giorgio, appunto), perchè è di qualità altissima e avevo proprio l’impressione di partecipare a qualcosa di grande, bravi tutti e bravo il regista Stefano Lodovichi!

Come nasce un brano di Marat? E cos’hanno in comune gli ultimi tre singoli pubblicati sinora?

I brani che scrivo nascono nelle situazioni più disparate, in macchina, in camera o in montagna.

Questi tre singoli che sono usciti hanno in comune il fatto di essere stati scritti in un momento che ho proprio dedicato a loro, cosa che non accade quasi mai.

Forse hanno anche in comune il raccontare una mia fase di totale disillusione e scontentezza che però genera sempre delle storie molto surreali o comunque dove, applicando l’immaginazione, si riesce ad entrare in un mondo diverso.

Com’è andato il 2022 sinora? Programmi per il futuro?

Al momento sto ancora soffrendo questa situazione pandemica che sembra peggiorare sempre a prescindere da tutto. Sono molto triste per ciò che è stato fatto alla musica live, a causa sì del Covid, ma anche della noncuranza e ignoranza del nostro governo a riguardo.

I miei programmi sono di far uscire un EP(che includerà anche questi 3 singoli) e di suonarli dovunque riuscirò sperando che le condizioni socio-culturali italiane non peggiorino ancora di più.