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|Interview| Il Multiverso raccontato da PIER

È uscito venerdì 27 gennaio 2023 il nuovo singolo singolo di Pier, dal titolo “Multiverso“. 

Il brano di Pier racconta che è possibile esplorare l’intero multiverso, ma che se non ci si sposta dai propri confini mentali sarà come non aver viaggiato affatto. Testo autoironico, sarcastico, che prende in giro chi da la colpa agli altri e non muove mai un dito. 

Sonorità indie-pop unite ai toni caldi di una telecaster sono gli ingredienti del sound della canzone, che prosegue sul filo degli atteggiamenti autolesionisti che PIER aveva inaugurato col suo precedente singolo “Whatsapp.

Di lui abbiamo capito che ha studiato musica classica e che ne è grato, che ama la frutta e che lo vedremo presto di ritorno. Lo abbiamo intervistato!

Qual è la tua personale definizione di “Multiverso”? E perchè pensi che sia un concetto così affascinante ultimamente?

Si parla da tanto tempo di multiverso e io e la mia cricca di amici del liceo siamo appassionati da sempre di questi argomenti intrippanti. Fino a pochi anni fa questa roba interessava solo a qualche nerdone, ma ultimamente con i film della Marvel è diventata una tematica molto popolare e dato che avevo questo pezzo in cantiere ho voluto sfruttare questa concomitanza, era davvero il momento giusto per farlo uscire.

Per me il multiverso è un mare infinito di possibilità e noi siamo gente che fa surf tra tutti i mondi possibili tracciando una via specifica.

Siamo tutti artisti della nostra vita.

Quanto l’ironia e il sarcasmo fanno parte della tua cifra stilistica? E come mai secondo te?

Un botto, perché non mi piace prendere troppo sul serio né me stesso né gli altri. Ridere è un modo saggio di passare il tempo, fare di ogni cosa inutile un problema trasforma la vita in una tragedia continua, e ti rende un insopportabile devastatore di mood per chi ti circonda.

Indie-pop e una formazione classica possono andare d’accordo? Com’è stato per te? E dove pensi che possiamo rintracciare i tuoi studi nelle tue canzoni?

La formazione classica mi ha dato tanto metodo di studio. Questo è ciò di cui sono più grato. Per il resto, catalogare i generi musicali serve solo per motivi commerciali. Non sono contro, per carità, è utile per mille motivi, ma non è la verità.

Non esiste il pop, non esiste la classica, la musica è una sola.

Per come la vedo io, tutto quello che noi chiamiamo pop deriva da quella che chiamiamo classica, così come dentro la classica c’era già del pop latente. Io faccio semplicemente quello che mi emoziona e sapere questo mi basta.

Perchè tutta questa frutta nelle foto promo?

Perché io voglio bene alla frutta. È buona, e se tutti ne mangiassero avremmo metà dei problemi globali. Consumeremmo molta meno acqua, avremmo molti meno problemi di salute, staremmo meglio mentalmente, e molto più attivi.

Cosa ti aspetti dal 2023?

Forse è il 2023 che si aspetta qualcosa da noi. Se siamo noi ad aspettare qualcosa da lui, stiamo freschi… ahah!

Il 2023 è solo un giro di orbita attorno al sole, quindi mi aspetto soltanto che continui questo magnifico processo che continua da migliaia di anni ininterrottamente, senza mai sbagliare di un millimetro. Mica poco!

Io non sarei capace. Per quanto riguarda me invece, voglio far arrivare la mia musica a più persone possibili, portarla in giro ovunque. E voglio anche crearmi nuove opportunità andando spesso a Milano.