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|Interview| Sabia e il secondo capitolo della “Trilogia Social”

Antihype Superstar, la “trilogia social” cominciata con Effetto Domino, è tornata il 18 settembre con il secondo capitolo: Socialite.

Abbiamo scambiato qualche parola con la mente creatrice di questo trittico musicale: SABIA, all’anagrafe Angelo Sabia, produttore e musicista toscano che prima di passare alla carriera solista era stato leader della band Gonzaga.

Ti rivolgi a qualcuno in particolare quando dici Torneremo a incontrarci per strada, senza troppe formalità oppure è universale? E la Terra è davvero piena di umanità?

Sì è una cosa più in generale. Credo che oggi l’interazione attraverso i nostri profili implichi già inconsciamente un interscambio. Alle volte ci inibisce e risulta quasi superfluo doversi incontrare, intendo realmente: alla fine però è questo che trasmette appieno l’umanità. In passato lo avevano già capito introducendo le emoticon ai testi anche se tuttora non rende veramente ciò che significa una reciprocità reale tra due persone.

La Terra è piena di umanità e lo sarà sempre fino a quando le gente saprà guardarsi negli occhi con la volontà di capirsi e starsi vicino.

Qual è il nesso tra Effetto Domino e Socialite?

Effetto Domino esplora il lato diciamo più edonista della socialità moderna, dove tutto fondamentalmente rimanda ad un concetto di apparenza ed esserci dentro è proprio come trovarsi dentro una serie di tessere che cadono a ripetizione. Non c’è via di fuga seguendo il suo movimento, se non uscendo fuori. Gli inglesi usano una tipica espressione molto calzante in questo caso “thinking out of the box”. Bene, in questo caso direi “thinking of out the effetto domino“. Socialite invece, analizza altri aspetti della socialità, non solo l’apparenza ma anche come interagiamo tra di noi o ciò che ne rimane nel mondo reale.

Qual è il tuo rapporto con Photoshop? In qualche modo sempre esserci sempre il tema del rapporto tra esterno ed interno, estetica e contenuto.

Il mio rapporto con Photoshop è migliorabile, non mi reputo un grande smanettone, preferisco manomettere i suoni più che le immagini. In effetti si ripercuote sempre in questa trilogia di brani il rapporto tra esterno ed interno, estetica e contenuto, vuoti e pieni. Queste dualità hanno tutte un denominatore comune, un concetto molto “orientale” che porta con sé una grande carica creativa.

Se qualcuno stesse conoscendo il progetto di Sabia tramite questa intervista, cosa dovrebbe assolutamente sapere prima di ascoltare uno dei tuoi brani?

Dovrebbe sapere ad esempio che ho vissuto sull’isola di Malta per cinque anni quand’ero piccolo e che parlo quattro lingue, credo che tutto questo girovagare si rifletta sempre nel mio approccio alla scrittura dove la parola d’ordine è contaminazione

Prima di questi due singoli cosa c’è stato? Perchè non ce n’è traccia su Spotify?

Prima di questi brani ho scritto un disco prodotto da Taketo Gohara (che saluto con affetto ed abbraccio) dal titolo Tutto è Guerra con la mia vecchia band Gonzaga. Poi, tra noi componenti, abbiamo vissuto una deriva personale alla “thegiornalisti-ante-litteram”.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso da Sabia?

Un nuovo singolo che completerà la trilogia social iniziata con Effetto Domino e poi sveleremo tutto.

 

di Smoking Area