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|Interview| Conosciamo meglio Sisto e il suo progetto musicale

“Grand Hotel ” è il singolo d’esordio di Sisto, distribuito da Artist First e prodotto da FUCKINFENOMENO.

Grand Hotel di Sisto è un brano dal sound malinconico ma non triste, in realtà sta a rappresentare la nostalgia di momenti spensierati, e il piacere nel ricordarli.

Momenti vissuti in quel piccolo e intimo monolocale ma che ora sembrano essere lontani, sconosciuti come una stanza di un hotel.

Il singolo sembrerebbe girare attorno ad un tema amoroso, ma con un significato più ampio, per  raffigurare quello che si prova ad avere ormai trent’anni, dover affrontare la vita staccandosi dalle certezze, lasciare qualcosa di certo per qualcosa di ignoto.

Tutto questo all’inizio può essere traumatico ma fa parte della vita e non è detto che non si riveli poi alla fine del viaggio come un Grand Hotel.

Siamo sinceri, come hai vissuto questo esordio musicale? È stata dura?

Le emozioni sono state tantissime, sono passato dall’ansia di dover uscire, alla gelosia che un qualcosa di  mio all’indomani sarebbe diventato di tutti, poi alla gioia più totale nel vedere tante persone condividere il brano, ai complimenti ricevuti…è stato tutto veloce, ancora devo realizzare e assimilare. Nel complesso da rifare sicuramente.

Come mai hai scelto proprio “Grand Hotel”?

Grand Hotel descrive quello che si prova dopo che finisce una relazione, quello che prima era conosciuto, intimo ora è freddo, estraneo come una stanza di un hotel.

Ma descrive anche quello che si prova in generale nella vita, ad avere quasi trent’anni e a dover assumere delle responsabilità, iniziare a staccarsi da qualcosa di sicuro e addentrarsi in qualcosa di nuovo.

All’inizio può sembrare tutto in salita ma non è detto che poi quella stanza sconosciuta non si riveli un Grand Hotel. Credo quindi che sia preciso come brano di inizio.

Sei marchigiano, raccontaci com’è la scena musicale dalle tue parti! 

Molto più fiorente rispetto a 10 anni fa, sono fiero di essere della stessa regione di un grande produttore musicale come Dario Faini, Durdust, purtroppo però dalle mie parti non è facile promuovere la propria arte, manca la cultura e la mentalità di scoprire e investire. La musica è vista ancora nelle feste o nei locali come un per di più, da parte anche degli stessi organizzatori. C’è poca attenzione per l’arte nonostante la mia regione sia meravigliosa e a mio parere una delle più belle d’Italia.

La canzone che non manca mai nella tua playlist?

Nella mia playlist non può mancare Vita Spericolata di Vasco Rossi. Spero anche io di ritrovarmi come le star a bere del whisky al Roxy Bar.

Progetti futuri?

Non posso spoilerare, diciamo che sto lavorando con il mio team, il viaggio di Sisto è appena iniziato…