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|Interview| Supernino e quella voglia di aprire un Supercinema

Lui è Super, ma è soprattutto Nino, per tutti. Un giovane ragazzo con il sogno della musica.

Supernino in Scrollo racconta un amore finito, che si può rivivere solo scrollando i ricordi sui social, dove le foto assumono quella forma di costante presente anche quando sono ormai un malinconico passato.

E proprio quando smetti di scrollare le foto e pensi di essere finalmente solo, ti riappare sui social il favoloso “ricordo del 2019” dove tu e lei eravate abbracciati in un angolo di cielo.

Ed è li che Supernino tira fuori il suo potere di restare in piedi, seppur sentendosi un po’ sfigato.

Quando non suona e non costruisce il futuro fatto di Intelligenza artificiale, gioca ai videogiochi, da perfetto nerd, perfettamente calato nel suo secolo imperfetto e pieno di aspettative.

Un giorno aprirà un Supercinema, ma questo succederà in un prossimo futuro. Di recente invece ha pubblicato il suo primo singolo, dal titolo Scrollo e ne abbiamo parlato direttamente con lui.

Ciao Nino, come sarà il tuo Supercinema?

Ciao ragazzi. Io dico che sarà fichissimo, per me Supercinema è un disco spumeggiante e pieno di brio, ahah! Ci abbiamo lavorato parecchio e secondo me ci sono le carte in regola per essere apprezzato da tutte le orecchie, anche le più esigenti.

Non ci sono canzoni riempitive, sono nove brani tutti con un potenziale da singolo.

E se questo non bastasse abbiamo impreziosito il tutto con due featuring con due artisti davvero pazzeschi… ma li scoprirete il giorno dell’uscita!

Domanda stupida ma forse no. Come si concilia lo studio del pianoforte con il rap?

Piano e rap vanno un sacco a braccetto secondo me, anche se io personalmente non mi definisco un “vero rapper”. Credo che ad oggi, considerando che l’80% della musica che ascoltiamo in radio è fatta con un computer e una tastiera midi, lo strumento più importante da saper suonare sia proprio il piano, soprattutto se fai rap. Quindi forza, filare tutti al conservatorio a studiare trapperini, ahah!

Il tuo primo disco poi, sarà effettivamente rap? Ci puoi raccontare qualcosa a riguardo?

All’interno troverete un po’ tutte le sfaccettature di Supernino, dal pezzo romanticone a quello spaccone, dal mio periodo grunge a quello elettro-pop. E poi sì, ci saranno dei pezzi sicuramente molto più vicini al rap, anche se il cantato resta sempre molto presente.

I testi che compongono il disco intrecciano storie di fantasia con vita vissuta, un po’ come nei film.

Il disco per me è quindi una sorta di multisala dove ogni brano ha una sua determinata identità, il suo genere e il suo mood. Da qui il nome Supercinema, che tra le altre cose è anche il nome del cinema di Venaria Reale, la cittadina in cui sono cresciuto nella cintura di Torino.

Come si sta a Torino in questo periodo?

Non sono stato in troppi altri posti ultimamente causa restrizioni sugli spostamenti, ma credo si stia di cacca come negli altri posti! Io sono abbastanza stremato dalla situazione e dall’assenza di concerti… per fortuna però ho un bel po’ di roba nuova da farvi ascoltare, questo mi fa stare meglio.

Dov’eravate in quel “ricordo del 2019”?

Probabilmente al mare, d’estate, come nella maggior parte dei bei ricordi delle nostre vite. Oppure molto più semplicemente: su Facebook.

Com’è il mondo quando si finisce di scrollare?

Sogno un eroe che provi a scrollare all’infinito le foto di Instagram, fino ad arrivare al punto di non aver più nient’altro di nuovo da scrollare. Credo che a quell’eroe, in quel preciso istante, sarà rivelata la verità celata dietro la nostra esistenza e il senso di tutte le cose.