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|Interview| “Mondo Peplum” è il nuovissimo album di Torso Virile Colossale

Venerdì 11 Novembre 2022 è uscito “Mondo Peplum, il nuovissimo album di Torso Virile Colossale, l’unico e originale progetto musicale alle prese con il mondo antico e con il Cinema Peplum.

L’album di Torso Virile Colossale esce a 5 anni di distanza dal disco d’esordio (Vol.1 – Che Gli Dei ti Proteggano) e fin dal titolo si riallaccia al Cinema Storico/Mitologico italiano con l’intento di evocarne l’immaginario e rendere omaggio alla sua forza visionaria ed ispiratrice. 

Come per il primo disco tutti i brani sono composizioni originali in bilico tra la musica classica, la colonna sonora e il rock più muscolare e ancora una volta tutte le composizioni sono di Alessandro Grazian che di Torso Virile Colossale è ideatore e fondatore.

Mondo Peplum è una sorta di Atlante del vecchio mondo ma è anche molto di più, come sanno raccontare oltre ai titoli dei brani anche le illustrazioni realizzate personalmente da Alessandro Grazian e presenti nell’artwork. Un album pieno di musica, invenzioni e ospiti prestigiosi come Rachele Bastreghi che canta in Estasi a Tor Caldara, Mario Arcari e Sebastiano De Gennaro.

Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Alessandro Grazian che ci ha consigliato qualche titolo per approcciarci al cinema Peplum e ci ha raccontato di come sta Milano dopo il Covid.

Non sono in molti a conoscere il genere del Cinema Da quali titoli ci consigli di iniziare?

I film capostipiti del genere risalgono all’inizio dell’900, uno su tutti è Cabiria di Giovanni Pastrone. Poi nel dopoguerra c’è stata la stagione di Hollywood sul Tevere con film come Elena di Troia o Ben Hur. Per rimanere nell’ambito dell’epoca d’oro italiana (1958 – 1964) direi titoli come Nel Segno di Roma, La Battaglia di Maratona, Le Fatiche di Ercole, Arrivano i Titani, I Giganti della Tessaglia.

Come si collegano cinema e musica? Ti vengono altri esempi in cui questa cosa succede e che magari prendi come ispirazione?

Io ho sempre avuto una certa passione per tutto ciò che è misconosciuto e a suo modo il Peplum lo è: un genere cinematografico che ha fatto la storia ma che in pochi conoscono davvero.

Per questo l’ho trovato di grande ispirazione e ho pensato che fosse interessante scrivere musica nuova che evocasse il mondo antico con la stessa disinvoltura con la quale questo cinema si approcciava al mito.

Non ho avuto dei veri progetti ispiratori perché di fatto con Torso Virile Colossale affrontiamo un genere cinematografico che non mi risulta sia mai stato affrontato da qualcuno ed inoltre non suoniamo cover delle colonne sonore ma musica originale che però non ha intenti filologici ed è su questa musica che poi vengono abbinate immagini prese da questi film. Insomma un processo inverso rispetto a quello della sonorizzazione classica di vecchie pellicole.

Ci colpisce anche la partecipazione con Rachele É stato difficile farla entrare nel mood del progetto? Parteciperà anche agli eventi dal vivo?

Rachele ha cantato con noi a novembre alla presentazione del nuovo album a Milano ed è stata fantastica! Ora però è presa dall’uscita del nuovo album dei Baustelle quindi giustamente non ci sarà nelle prossime nostre date ma non è escluso che in futuro possa riaccadere di dividere il palco con lei!

Detto questo, non è stato difficile farla entrare nel mood perché con Rachele ci conosciamo da un po’ e già all’uscita dell’album d’esordio le avevo parlato di Torso Virile Colossale e lei aveva apprezzato il progetto. Quando ho scritto Estasi a Tor Caldara le ho fatto ascoltare il pezzo e cosı̀ è venuta a cantare in studio. È stato tutto molto naturale e piacevole.

Ci racconti la connessione tra disco e copertina?

Volevo una copertina che fosse il linea con l’idea di creare una sorta di collana di volumi, quindi qualcosa che non si discostasse troppo dalla sobria cover del primo album ma che avesse le dovute differenze ed evoluzioni.

Alla fine ho optato per due figure archetipiche del mondo antico che reggono una rappresentazione dell’Ecumene di Ecateo di Mileto. Si tratta di un’antica rappresentazione del mondo che realizzò questo cartografo nel 500 a.c.

Di fatto è in questa porzione di Mondo Antico che si fonda non solo la nostra cultura fiorita sulle sponde del Mediterraneo ma anche tutto l’immaginario del Cinema Peplum.