Live Report

|Live Report| l’incredibile show di Marco Castello al Monk

Dal 2017 ad oggi CSImagazine.it ha seguito più di 150 eventi al Monk. Non sono molti i concerti che ricordiamo con un’affluenza e partecipazione come quello di Marco Castello.

A questo poi dobbiamo aggiungere che Castello è un artista emergente con due soli dischi all’attivo.

Certo, il Monk questo mese ha registrato altri 2 sold-out per le due date consecutive di Giovanni Truppi. In questo caso però parliamo di un artista che, per quanto definibile ancora “indie”, pubblica dischi con la Universal dal 2019 ed è cliente di Ponderosa, agenzia di Booking e management che lavora con artisti del calibro di Patti Smith, John Cale ed Herbie Hancock, solo per citarne alcuni. Inoltre non dimentichiamoci che Truppi ha partecipato all’edizione 2022 di Sanremo e come sappiamo “Sanremo è Sanremo”.

Insomma, per tornare a  Marco Castello, parliamo di un artista che dopo aver registrato il suo primo album con Bubbles records/42 Records, Contenta tu (ne abbiamo parlato QUI) ha fatto una scelta decisamente in controtendenza: per il suo secondo lavoro in studio, quello che sta portando in giro in questo tour 𝘗𝘦𝘻𝘻𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘢, ha mandato tutti al diavolo e fondato l’etichetta Megghiu Suli.

Se un giovane artista siciliano, senza management, ufficio stampa e una blasonata casa discografica a guardargli le spalle riesce a riempire il Monk in un mercoledì sera romano con temperature vicino allo zero significa una cosa sola: talento.

A questo aggiungiamo che ha una peculiare capacità di intrattenimento e che con la sua band riesce davvero a riportare sul palco lo spirito e la sostanza dei pezzi registrati in studio. Infine, la cosa più incredibile del suo concerto è stato il pubblico che ha cantato e partecipato attivamente allo show per tutta la serata.

 Bravo Marco Castello continua così: contro corrente, contro le mode, contro l’hype.

di Damiano Sabuzi Giuliani

foto di Giulio Paravani