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|Interview| Abbia fatto quattro chiacchiere con i MaNia

«Il brano prodotto da Roberto Vernetti nasce tempo fa quando in una giornata intensa in studio non trovavamo le soluzioni vincenti per riempire di parole una buona musica scritta dalla band. Era un giorno strano con una canzone dietro l’angolo».

In questa frase i MaNia ci raccontano com’è nato Che giorno è, il loro ultimo singolo.

I MaNia sono quattro ragazzi di Codogno accomunati da una grande passione per la musica che li accompagna fin dalla più tenera età. Dopo anni di gavetta, prove in garage, produzioni varie ed esibizioni su palchi depredati, la band inizia una collaborazione con il produttore Roberto Vernetti che porta alla nascita del primo EP, intitolato 4, da cui è stato estratto Che giorno è.

Chi sono i MaNia quando non suonano e, soprattutto, cosa fanno?

Ciao a tutti! Innanzitutto, è sempre un piacere condividere alcuni aspetti con i nostri ascoltatori e lettori!

Chi sono i MaNiA quando non suonano? Per racchiudere tutto in un’unica frase, diciamo che siamo dei ragazzi, oramai uomini direi, che pur lavorando, pur cercando di metter su famiglia, pur avendo studiato… Cercano di poter fare del proprio sogno ed esigenza il proprio cammino.

Domanda forse scontata ma… che aria si respira a Codogno e com’è stato per voi il periodo più stretto di lockdown? Cosa vi ha lasciato a livello artistico?

Non direi che sia così proprio scontata questa domanda, perché questo periodo storico, che tuttora sembra non voler arrendersi, è stato per noi molto importante.

Abbiamo sentito più nel profondo cosa significa dar per scontata la libertà. Abbiamo riscoperto la potenza che possono avere rapporti umani sani, la scelta di essere semplici e tanto altro.

Abbiamo sentito l’esigenza si essere più diretti e coinvolgere le persone che ci seguono in tutti i nostri progetti.

È più facile formare una band in provincia? Come ve la vivete voi “la provincia”?

Direi che per noi è stata una scelta naturale, quindi non saprei dirti se è difficile formare una band in provincia o meno. Sicuramente è più complicato a livello di live e di opportunità, ma anche qui credo che sia questione di trovarsi al momento giusto nel posto giusto, avendo prima investito tanto nel progetto!

Cosa c’è di meglio che vivere nella tranquillità e cercare di crearsi le opportunità spostandosi verso la città?

Che cosa usate per suonare? (sono ben accetti i dettagli nerd)

La nostra band è composta per la maggior parte da nerd!

Jacopo è un topo da studio, quindi non ti dico quanti discorsi da farsi sanguinare il naso in quanto cerco di capirci qualcosa; Davide, il batterista, diciamo che non so da dove incominciare in quanto la sala è diventata praticamente in parte solo sua.

Fex, il bassista, è proprio un nerd della musica quindi probabilmente a Sarabanda avrebbe steso tutti a gambe tese e infine io, Gionata: sono follemente nerd per e dei MaNiA!

Da dove arriva il vostro nome e cosa significa?

Il nome? Dopo tanti tentativi e altrettanti fogli di carta, l’idea del nome della band nasce da una nostra cara amica, in una serata di chiacchiere e qualche drink in saletta, che se ne esce con questa frase:

Ascoltando i vostri testi e perdendomi completamente nelle vostre melodie, ho avuto la sensazione che mi steste raccontando dei lati più nascosti di ogni essere umano, le loro Manie…”.

Da qui si sviluppa anche l’idea del nostro logo.

Prossimi step del vostro progetto?

In realtà abbiamo più step, in quanto abbiamo programmato tutte le uscite per i prossimi mesi. Inoltre, stiamo producendo pezzi nuovi e altri sono in fase di scrittura proprio in questi giorni e se si ritornerà alla vita normale, abbiamo anche importanti appuntamenti live. Non amiamo molto stare fermi diciamo!