Back Chat

|Interview| Le considerazioni sulla vita di Blumosso

Blumosso, nome d’arte di  Simone Perrone, è un progetto musicale nato nel 2017.

“In Un Baule Di Personalità Multiple” è il  primo disco di questa band che, oltre a Perrone,  è composta da Matteo De Benedittis, Rafqu e Roberto Fedele. Il disco, uscito nel 2018, si può definire una sorta di  concept album che parla d’amore e del rapporto di coppia.

In occasione dell’uscita di un nuovo singolo (Considerazioni sulla vita), Giulia Rivezzi ha intervistato Perrone. Ecco cosa si sono detti.

Chi è Blumosso? Ci presenti il tuo progetto?

Sono un inventore di canzoni quotidiane che parlano di dettagli, di speranze mai dette a nessuno, di tumulti interiori, come quelli del mare in tempesta: Blumosso. 

Il venti settembre è uscito il tuo nuovo singolo Considerazioni sulla vita ci dici qualcosa in merito? Stai lavorando ad un disco?

Considerazioni sulla vita è una canzone importante per me, racchiude un po’ il tirare le somme su quello che ho vissuto, quello che ho visto e imparato fino ad ora. È un brano estremamente personale che si collega come contesto e sonorità al mio primo disco In un baule di personalità multiple (ottobre 2018); un’onda lunga che prevede l’uscita di altri singoli fino ad arrivare al nuovo disco, al quale ho iniziato a pensare da poco, e che è ancora in una fase embrionale. Spero di potervene parlare dettagliatamente più in là.

Nella tua musica si sente l’influenza sia dell’indie moderno sia del cantautorato: quale delle due realtà è più incisiva sui tuoi lavori?

Sicuramente ho ascoltato e ascolto molti più cantautori del passato che artisti indie moderni, non tanto per una questione di preferenze, quanto più perché sono un tipo nostalgico. Credo, quindi, che nei miei lavori si senta più il lato cantautorale che l’anima indie. Detto ciò, non mi piace alcun tipo di etichetta perché voglio sentirmi libero di potermi esprimere liberamente in futuro; preferisco essere definito un artista che mira alla modernità e non al modernismo.   

 Il videoclip di Considerazioni sulla vita chiude la trilogia animata iniziata con i video di In un albergo di Milano e Quella maledetta estate: come è nata l’idea del disegnare il protagonista (Blumosso) con stili ogni volta diversi?

Mi piace il concetto di continuità. Quindi cerco di proporre i miei lavori quasi mai come pillole singole, ma come parte di un tutto.

Ho pensato che sarebbe stato stimolante per me e interessante per chi ci segue, dare vita ad una storia a puntate, anche con l’obbiettivo di creare curiosità “chissà come va a finire la storia di Blumosso” “Chissà cosa farà Blumosso”.

Gli stili diversi sono legati, invece, a chi di volta in volta ha realizzato i videoclip: In un albergo di Milano lo ha fatto Bemolle (il tastierista di Blumosso); Quella maledetta estate Leonardo ( un ragazzino di 10 anni); quest’ultimo, Considerazioni sulla vita è stato realizzato da Hermes Hem Mangialardo (Cartonista di fama internazionale).

 

 Consigli per gli ascolti?

Sarò scontato, ma non banale: io ascolto fino al midollo Battisti, Dalla, De Andrè e tutto il cantautorato vecchia scuola.

Sono un fanatico dei Beatles.

Amo profondamente tutti i progetti nati da quella mente geniale che è Damon Albarn.  

Di moderno mi piace Brunori, Frah Quintale e ultimamente ascolto molto anche i Cigarettes After Sex e Ron Gallo.

di Giulia Rivezzi