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E shoegaze sia…[7] L’estate sta finendo, finalmente (titolo non riconducibile all’autore)

Ormai è fine estate, si vede e si sente, ma questo non vuol dire che non ci sia roba da ascoltare e gradire . Lo shoegaze nostrano non si ferma e dopo la compilation CHIAROSCURO 2018, sforna alcune cosette davvero interessanti che non possono essere taciute.

E shoegaze sia… – Non tacere su “NON”, nuovo album dei Klam da Pisa è cosa buona e giusta perchè la band toscana ci regala, in modo del tutto inaspettato, un pigno di brani da mettere a volume massimo nella calura. NON è figlio diretto di “Bleak” e ne raccoglie e amplifica gli umori e le malattie per un suono che si fa sempre più straniante e ossessivo. Caso raro nell’ambito dello shoegaze-new wave italiana, i Klam di cui nulla si sa e si vede, offrono, già con I stand alone, la prima traccia, le coordinate di quello che ascolteremo: chitarre aliene, ripetitive e cicliche, voce sotto una coltre di riverbero, ritmiche fredde e laceranti.

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Non vi basta? Male, perchè un brano come “Je Te Trouverai Charogne” vi prende e vi porta di peso in un sinistro deserto nero, come la copertina del disco, e vi abbandona lì in compagnia di demoni, spettri e ululati. Cinque minuti e venti di tormenti e feedback senza sosta e senza nessuna pietà attraverso dissonanze, zero melodia e vaffanculo al radio friendly.

 

Poi arriva “BJ&M” che, quale degno figlio della new wave, ispira geometrie antiche di trent’anni fa, fatte di synth e basso pulsante, stessa cosa per “Der Gegensex”, all’inizio del disco, ancor più fredda e “digitale” tanto da non farmi pensare che questi siano i Klam. NON non è un lavoro facile nè fruibile, NON è per persone pazienti e attente e chi mi segue su questa rubrica sono sicuro che risponderà a questi requisiti.

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Requisiti che servono anche per l’ultimo singolo degli Electric Floor da Cosenza, per quel gioiello qual’è “I made it Up” con relativo video. Sempre più immersi in un space dream pop di raffinata fattura, Emanuele e Simone ci regalano una piccola gemma dai colori violacei e sfaccettature cangianti. Brano bellissimo.

di Dario Torre