Tuta Adidas e ironia meme da degrado post-sovietico: TOMM¥ €A$H approda a Largo venue con un live show spiazzante e funambolico.
Roma è una città ospitale e per accogliere l’artista Estone, al secolo Tomas Tammemets, decide di far scendere il gelo baltico nella notte di sabato.
Il pubblico pagante non è sicuramente estraneo all’assimilazione di thc e fa tesoro delle domeniche pomeridiane passate di fronte ai documentari BBC, disponendosi in tante piccole formazioni di pinguini imperatore per fronteggiare il vento artico e celebrare il rito delle sigarette pre – concerto.
Il live attacca con Adagio for strings, del nobile compositore tardo rinascimentale Tiësto, introducendo a quello che non sarà il solito concerto a base di skr skr™.
Sebbene la matrice di appartenenza trap sia ben definita, il set difatti sarà caratterizzato da contaminazioni e sbandate che rimandano all’immaginario Hitmaniadance, in orientativo stile vaporwave ma più vicino all’appropriazione della cultura pop fine anni ’90.
Largo Venue registra un’affluenza non proprio da sold out, ma il pubblico è tutto bello concentrato vicino al palco dove il nostro, in modalità solo, si esibisce accompagnato da visual tutte .jpeg e video da youtube.
È quello che ci aspettiamo da TOMM¥, king del lolrap.
ProRapSuperstar, una delle sue prime hit, sul sample in chiave truzza di Only time o ancora HORSE B4 PORSCHE, dal recente album ¥€$, fanno effettivamentte respirare l’atmosfera da discoteca sovietica; con tanto di foto delle t.A.t.U. in background.
C’è un clima di goliardia generale, intima.
Dalla prima fila un certo Kevin chiama l’artista per un selfie e TOMM¥ si presta senza troppi problemi, intonando e facendo intonare a tutti un accenno di Happy birthday quando gli viene detto che è il suo compleanno.
Non ci sono momenti piatti ma solo picchi di entusiasmo su brani come Little Molly, Pussy Money Weed, o la nuovissima WHO, recente uscita di marchio nientemeno che Modeselektor, in cui TOMM¥ sfoggia qualche mossa da gabberone navigato di grande impatto.
A metà esibizione, senza senso, perfettamente in linea con il set Tomas va via di scena dando largo a 6 minuti di dubstep/edm sparata a cannone, per poi tornare con VEGETARIAN.
Sintomatologia della presa a bene diffusa è vedere la donna 45enne, fedele compagna rimastami accanto per tutto il live, tirare fuori il suo smartphone e shazzamarla.
Gli “A Grande” del caloroso pubblico romano scandiscono gli intermezzi tra un pezzo e l’altro.
Lady 45 è un po’ meno partecipativa sulle note di winaloto, probabilmente per via dei grab da youporn che ne caratterizano le visual, ma ritorna tutta contenta sui beat in pieno stile PC Music/live dei POPX di X-RAY, occasione anche per un crowd-surfing di tizio (x) sbucato dal nulla e ben accolto dalle mani della festante folla.
C’è spazio per un ultimo brano da encore, la cattivella rawr, cantata dal nostro in mezzo al pubblico prima di abbandonare definitivamente il palco.
Vedo un adolescente ricongiungersi a lady 45, sorridono entrambi.
Ci copriamo tutti per affrontare di nuovo il freddo estone di questo divertente sabato romano.