Review

BRAND NEW FIGO: Il bello che avanza (giugno 2019)

Spesso sentiamo parlare di cantautori ed ogni volta che succede ci immaginiamo il solito ragazzo (o ragazza) con una chitarrina da spiaggia che suona serenate e parla di amori infranti.

Oggi vogliamo andare contro le hit estive, contro qualsiasi forma di allegria o di raggaeton che ci infesta la testa per cercare un po’ di frescura musicale perché, detto sinceramente, siamo stanchi ancora prima di aver cominciato l’estate (ed io in particolare ho l’influenza da tre giorni a causa dell’aria condizionata).

Perciò i prossimi tre noi che vi faremo saremmo nomi di cantautori, poco estivi (forse) ma molto bravi e consigliatissimi ovviamente.

Marco Sbarbati

Sì, di certo non è il primo dei cantautori indie ed il suo stile rientra alla grande in tutto ciò che possa essere mainstream, ma la sua penna merita tanto e potrebbe unire due mondi che sono facce diverse della stessa medaglia.

Quindi tanto di cappello a Marco ed al suo ultimo singolo La mia casa alla fine del mondo.

Sergio Beercock

Si dovrebbe sentire più sua musica in giro, anzi, ci dovrebbero essere tanti piccoli cloni in giro per l’Italia col suo nome. Sergio Beercock è un cantautore abbastanza atipico per i nostri tempi, sa cantare e sa suonare. Una vera rivoluzione insomma. Il suo ultimo album è datato 2017 ma non per questo non potevamo non segnalarvelo. Occhio!

 

Gnut

Trovare parole giuste per descrivere Gnut è quasi impossibile.

Uno dei pochi cantautori che potrebbe farti piangere (in senso positivo) in pochissimi minuti e senza farti capire moltissimo di ciò che sta dicendo (canta in napoletano spesso e volentieri, come Liberato insomma).

L’ammore ‘o vero e Nu pocu ‘e bene, patrimonio della musica italiana. Punto.

di Lorenzo D’Antoni