Review

IT’S ALIVE: AC/DC – Live at River Plate (2011)

Lo scorso 25 luglio Back in Black ha compiuto quarant’anni.

Per festeggiare uno dei dischi più belli della storia del rock per la quarta puntata di It’s Alive non potevamo che scegliere gli AC/DC:  lo facciamo con Live at River Plate, il concerto documentario che racconta una tappa fondamentalmente del Black Ice World Tour del 2009, dedicato alla promozione del loro quindicesimo album in studio.

Scegliere un live degli AC/DC invece che un altro è un’impresa ardua per almeno un paio di motivi.

Prima di tutto ogni tour degli ultimi quarant’anni ha come comune denominatore il fatto che ogni singolo concerto sia una serata speciale, esclusiva e piena di effetti speciali e la band sia sempre tirata a lustro, affilata come un rasoio dalla prima all’ultima canzone.

L’altro elemento è il pubblico: in ogni parte del globo il gruppo australiano è acclamato come una divinità. Brian Johnson, Angus e Malcolm Young sono venerati come dèi dell’Olimpo o forse, sarebbe più appropriato, come dèi degli inferi pronti a scagliare sul pubblico scariche elettriche ad alta tensione dall’inizio alla fine dello show.

Oggi parliamo di un concerto che per fortuna è stato impresso su pellicola e quindi, più di qualsiasi altro concerto degli AC/DC, ha la chance di entrare nel mito.

Live at River Plate, registrato nel 2009 e pubblicato in DVD nel 2011, è un concerto documentario diretto da David Mallet, regista inglese che vanta anche la regia di Pulse, film concerto dei Pink Floyd sul live tenuto dal gruppo il 20 ottobre 1994 all’Earls Court Exhibition Centre di Londra, durante il The Division Bell Tour.

Il film concerto degli AC/DC, girato a Buenos Aires nel dicembre del 2009, ha un’importanza particolare nella storia della band. Black Ice è il primo album degli AC/DC dopo ben otto anni e la formazione che registra quel disco e che sale sui palchi di mezzo mondo per il tour è la migliore di sempre.

Oltre ai fratelli Young alle chitarre e Johnson alla voce, abbiamo la precisione maniacale del basso di Cliff Williams, che ha co-firmato in pratica tutti i dischi della band australiana da Powerage (1978) ai giorni nostri, e la batteria Phil Rudd che, sebbene sia entrato uscito dagli AC/DC diverse volte, è considerato il migliore batterista della band e colui il quale ha dato il vero imprinting alla parte ritmica della band, suonando nei loro migliori dischi, come T.N.T.e Back in Black.

Le immagini che vedrete valgono più di mille parole.

Il film inizia con Rock’N’Roll Train, che segna anche la prima traccia del penultimo disco degli AC/DC. Da quel momento in poi il treno del rock’n’roll travolgerà il pubblico argentino con il meglio del repertorio live degli AC/DC

Live at River Plate degli AC/DC rimane un pezzo della storia della musica per una band che ha dato sempre tutto in studio e sul palco: 19 canzoni tirate al massimo. I quattro, non più giovanissimi, che danno tutto loro stessi per l’ultima volta insieme.

Già per il tour del 2014 dedicato a Rock Or Bust non ci sarà più il co-fondatore della band Malcom Young, affetto da demenza senile e morto nel novembre 2017. Né Brian Johnson, allontanato dalla band nel mezzo del Rock or Bust World Tour e sostituito per le date finali da Axl Rose.

Sebbene ci siano certezze sul fatto che la band stia lavorando ad un album dedicato alla memoria di Malcom con alla voce Johnson, è decisamente difficile credere che il gruppo tornerà a cantare nelle grandi arene.

Quindi aprite gli occhi e orecchie, mettete su un maxischermo questo video di circa 2 ore con il volume al massimo e vedrete 4 dèi degli Inferi risaliti sulla terra per fare la storia del rock.

di Damiano Sabuzi Giuliani