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|Review| 15 artisti consigliano 15 brani per guardare l’alba

Oggi domenica 16 maggio 2021 è la giornata mondiale della luce, un’iniziativa globale che costituisce un punto focale annuale per il continuo apprezzamento della luce e del ruolo che questa gioca nella scienza, nella cultura, nell’istruzione, nello sviluppo sostenibile e in campi diversi come la medicina, le comunicazioni e l’energia.                    

Noi abbiamo deciso di interpretarla un po’ a modo nostro, chiedendo a 15 artisti indie quale brano consiglierebbero per guardare l’alba. Ecco cosa ci hanno raccontato!                                                     

Aurora de I Cani

consigliata da Frank Past

 Traccia che racconta un abbraccio virtuale ad un amore lontano. L’amore che supera l’amore, l’estrema dolcezza di una carezza fatta di pixel e byte. Contessa sublima decenni di parole, paure e speranze tra due persone che non possono sfiorarsi: ologrammi eterei che raccontano cuori pulsanti e momenti vuoti da scacciare. Da ascoltare nel momento in cui l’alba ci sorprende con le domande del nuovo giorno.

Seaside Woman di Linda McCartney

consigliata da Paul Giorgi

La primissima che mi è venuta in mente è Seaside woman di Linda McCartney con i Wings. E con il basso di sir Macca è fantastica.

Sunrise di Michelle ft. Arlo Parks

consigliata a Manfri

Un pezzo coinvolgente ma comunque con sonorità molto delicate, la stessa apertura della traccia personalmente mi ricorda lo stesso sorgere del sole, dopo una nottata fuori, anche il titolo di per sé si sposa perfettamente con questo concetto.

NYC di Burial

consigliata da YLYNE

Armonie aeree e spazio sintetico si intrecciano in questo brano di Burial, per un risveglio fuori dal comune.

Painting Silhouettes dei Quantic

consigliata da Kolè

Accompagna delicatamente dall’incoscienza alla coscienza.

White Flag di Dido

consigliata da Nove

 

L’ho ascoltata spesso in estate, con il sole dell’alba in faccia, e nei momenti più in down mi ha sempre aiutato a buttare fuori tutte le lacrime.

Mishaela di Noa

consigliata da Lena A.

L’alba è il saluto orientale. L’armonia di Mishaela mi ha sempre riportato alla mente l’incipit del giorno. Mentre percorrevo il cammino di Santiago, l’ascoltavo spesso a prima mattina, intorno alle 6:30, con un k-way fucsia addosso e degli occhiali da sole veramente discutibili.

Le luci della città di Coez

consigliata dai Subuteo

Sono le 6 di mattina, intorno a te c’è silenzio, tu hai ancora una birra in mano e la città si risveglia. È proprio il pezzo giusto!

Via della luce di Motta

consigliata da Mani

Se io in questo momento fossi seduto sull’erba ad aspettare l’alba e volessi farmi compagnia con un po’ di musica, aprirei Spotify e farei iniziare Via della luce di Motta. Un pezzo spoglio, acustico e con delle frasi semplici e dirette, talmente limpido da essere il più giusto in un momento del genere.

“Da questa parte di città
Sembra di stare in un paese
O forse io sono cambiato
E ho imparato a godermi le cose,
Stasera restiamo a guardare
Dall’altra parte della finestra.
E quando me ne andavo
Lo facevo per scappare,
Adesso che sono lontano
Ho tanta voglia di tornare.”

Vedere l’alba è un momento di pace, di giochi di luce e di respiri freschi. Un istante che ti allontana momentaneamente dalla vita caotica. Un distacco che ti permette di vedere le cose da lontano, ma che ti fa venire la voglia di tornare e di continuare a correre. Guardate dalla vostra finestra, lontano dalla vostra città e imparate a godervi le cose. Proprio com’è scritto nella strofa.

Prickly Pear dei Portico Quartet

consigliata da Pagano

 

Con la persona giusta, ascoltate poi mi ringraziate.

Best/Rest di Bon Iver

consigliata da Giunta

Una cosa che faccio continuamente con le canzoni che faccio e che ascolto è quello di associarle a colori, a momenti della giornata, quindi non è stato particolarmente faticoso scegliere la playlist dalla quale selezionare un brano. Più difficile è stato doverne scegliere uno. Poi l’alba non è necessariamente un momento da associare all’inizio della giornata. Per molti, ad esempio, simboleggia il termine ultimo entro cui andare a dormire, o il minimo sindacabile per andarci, un po’ come quando si è in vacanza d’estate con gli amici. Per aiutarmi ho pensato a cosa cerco nell’alba dei sogni.

La canzone che ho scelto è Beth/Rest di Bon Iver.

Cercavo una canzone che mi comunicasse commozione, che potesse essere associabile a quando ci si sdraia “a uomo vitruviano” a faccia in su, magari in una casa al mare, con la luna e il sole che litigano ancora per il parcheggio. Cercavo, però, un brano che simboleggiasse un abbraccio fraterno per rincuorarti in vista di un’infinita giornata piena di facce da schiaffi alle quali non potrai sottrarti. Una canzone, insomma, che mi mettesse in difficoltà, che non mi permettesse di scegliere se, per godermi al meglio il momento, dovessi tenere gli occhi aperti o chiusi.

 Stormi di Iosonouncane

consigliata da Ilmostrodellaband

Luce, sole, immagini astratte e un ritmo incalzante, un brano di una bellezza rara ideale per un buon inizio di giornata.

Sunday Morning dei Velvet Underground

consigliata da Piccoli Bigfoot

https://www.youtube.com/watch?v=3qK82JvRY5s

I Velvet Underground, una leggenda! Questa canzone in particolare è stata la mia sveglia mattutina per un certo periodo ed io puntualmente mi rigiravo dall’altra parte per ascoltarla tutta e riaddormentarmi serenamente. Ovviamente l’ho dovuta cambiare e metterne una più potente. Nel mio mondo ideale, senza sveglie, mi alzerei dal letto con questa melodia, con l’odore del caffè guardando l’orizzonte illuminarsi d’immenso.

Bring it on home to me di Sam Cooke

consigliata dagli Hapnea

Ovviamente per rimanere fedeli a noi stessi e al nostro disco ci immaginiamo un’alba in hangover circondati da tante bottiglie vuote, magari in spiaggia e con una ragazza conosciuta poche ore prima”.

Land of all di Wookid

consigliata da Daimon Lai

È una canzone che selezionavo anche nella trasmissione radiofonica che conducevo, Binario 22. Mi fa pensare a mio padre, che è morto, ma che è sempre presente con me nella musica. È sempre presente in questo mondo che mi sono costruito: qui non indosso una maschera sono Daimon Lai… Sono me stesso quando scrivo.