Review

|Review| I Sogni di Dickens e la loro esplosiva miscela musicale

Suoni esplosivi e tracce serrate, racchiuse in un EP che non passerà inosservato.

Sono I Sogni di Dickens, una band alternative rock veneta, proveniente da Treviso. Il 28 febbraio hanno pubblicato il loro EP, Spettatori: un concentrato di drammi spezza cuore e schitarrate che ti scuotono le ossa.

La band nasce nella seconda metà del 2018 e dopo più di un anno di esperienze live si è chiusa in studio per produrre il primo lavoro: cinque tracce in tutto, belle lunghe e con un buon bilanciamento fra loro, per un totale di poco più che 20 minuti.

Si inizia con Moki, il cui ritornello rimane fissato  in testa dopo il primo ascolto: bella scelta come apertura dell’EP.

¾ d’addio è una novella Sally, un racconto tragico con un barlume di speranza e una voce roca e disperata costruita su una chitarra potente. E poi, va detto, che bello il lungo finale solo musica.

Arriviamo a Crateri, brano scelto come singolo e pubblicato il 7 febbraio con tanto di video prodotto grazie al premio vinto con il contest La Sotterraneo.

Crateri è un brano evocativo, che parla della difficoltà di approcciarsi alla vita e alle altre persone, di integrazione e di approcci differenti alla vita di ogni giorno.  

Un po’ Zen Circus, un po’ Fast Animals and Slow Kids, tanta chitarra e una buona attenzione ai testi, ma senza essere mai banali. Una miscela rara di musica cantautoriale, rock e qualche sfumatura di black metal.

Dopo Serpe, troviamo Occhi Blu Cobalto a chiudere l’EP: con una batteria particolarmente pronunciata a costruire un ritmo ossessivo e un bel finale dirompente.

I Sogni di Dickens hanno talento e niente da invidiare a band ben più affermate sul panorama musicale italiano e ce lo dimostrano brano dopo brano.

 

di Veronica Boggini