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|Review| Ramones – Ramones |Pillole Musicali in 8 Bit|

Ecco il turno di un’altra istituzione del CBGB, Joey e compagni si avventurano nel Country Bluegrass Blues in una torrida serata d’Agosto, si presentano sul palchetto del live club più famoso di New York, dove sosterranno da lì alla fine dell’anno oltre 70 esibizioni.

Ogni performance dei Ramones era composta da una scaletta tiratissima con brani velocizzati che difficilmente superavano i due minuti, perciò i primi spettacoli avevano una durata media di 17 minuti.

Basta veramente poco per notarli, il loro nome d’arte nasce da un’intuizione di Dee Dee – all’epoca Douglas Colvin – che prendendo spunto dall’alias di Paul McCartney ad inizio carriera (Paul Ramon), si da il nome di Ramone e suggerisce anche agli altri membri di adottare tale alter ego, perciò John Cummings diventa Johnny e Jeffrey Hymam si trasforma nel ben più famoso Joey.

Dee Dee si accorge che suonando il basso non è in grado di cantare, perciò Joey viene spostato dalla batteria alla voce e alle percussioni subentra Thomas Erdelyi (Tommy).

Questa sarà la formazione dei Ramones fino al 1978 e così si imporrano nel mondo:

un’immagine coordinata che li ha aiutati nella rapida ascesa, capelli lunghi e corvini, giacche di pelle nera, un muro del suono (o di rumore sarebbe meglio dire) ad accompagnare le loro esibizioni disordinate – e prive di talento effettivo rispetto a colleghi molto più quotati.

Ramones rifuggono dal concettualismo di tutti gli altri colleghi che si esibiscono al CBGB e altri gruppi coevi, suonano quello che vogliono con quei cazzo di accordi semplici -mai un abbrivio – con testi senza pretese; sono caciaroni e primitivi nel senso che ritornano alle origini del rock’n’roll.

Gran parte di questo “successo” è legato alla figura di Joey Ramone: bastian contrario rispetto a tanti altri cantanti, non si ispira a nessuno.

Ma soprattutto non cerca di scimmiottare nessuno, si impone nel panorama per quello che è oltre che per la sua voce gutturale capace di sciorinare scioglilingua e filastrocche con rima baciata.

Nel 1975 i Ramones vengono messi sotto contratto ed incidono il loro primo omonimo lavoro; la foto di copertina – celebre – è stata scattata a due passi dal CBGB, doveva essere simile – nell’idea della band – alla copertina dell’album Meet The Beatles!, diventerà a sua volta una delle immagini più iconiche della storia della musica, coi 4 Ramoni appoggiati al muro abbigliati talmente tanto fichi che saranno copiati dai tanti fan (e non) della band.

1,2,3,4! è il marchio di Dee Dee che risuonerà ad ogni canzone,  Ramones comincia con Blitzkrieg Bop, scritta da Tommy e Dee Dee – nonostante sia accreditata a tutti i membri – prende il nome dalla tattica della guerra lampo (blitzkrieg in tedesco) proveniente dalla seconda Guerra Mondiale.

A seguire c’è Beat on the Brat brano che nasce dall’infanzia di Joey “Quando vivevo con mamma e mio fratello, avevamo dei vicini con un bambino rumorosissimo e senza disciplina che urlava tutto il tempo.

Da lì è maturata in me la voglia di prendere una mazza da baseball e colpirlo.

Volevo ucciderlo”, Dee Dee invece ricorda che Joey aveva visto una madre inseguire un bambino con la mazza per picchiarlo… a chi dobbiamo dare retta?

Comunque tutte le canzoni si sviluppano sulla base di esperienze di vita vissuta dai membri della band, come per Beat on the Brat anche Judy is a Punk prende forma praticamente nello stesso momento.

Cosi come Now I Wanna Sniff Some Glue  un concetto proveniente da un trauma adolescenziale di Dee Dee, o 53rd & 3rd ovvero il punto nel quale si concentra la prostituzione maschile omosessuale a New York – e dove si suppone che Dee Dee si sia prostituito per saldare debiti di droga (come faceva Robert Mapplethorpe, non sarebbe poi una affermazione più di tanto campata in aria quella su Dee Dee).

 

Insomma sono tanti i temi trattati dai Ramones, lo faranno senza troppe impalcature, in maniera genuina con un linguaggio schietto e diretto, è Tommy colui che da una spiegazione del manifesto dei Ramones: “Suoniamo canzoni brevi e facciamo scalette corte per tutte le persone che non hanno tanto tempo libero”.

di Pillole Musicali in 8 Bit