Review

|Review| La cassetta di giugno 2021 |To Tape|

“Stanco di vedere tutto di un colore solo”: è così che inizia il nuovo disco di Davide Shorty, Fusion., con il quale ho fatto anche due chiacchiere anche quest’anno a To Tape.

La storia musicale di Davide Shorty è molto lunga, piena di avventure e anche di momenti molto difficili (condizione, purtroppo, quasi sistemica nella vita di chi fa arte).

Molti lo avranno conosciuto grazie alla sua presenza ad X-Factor, un mezzo per esporsi che può risultare molto pericoloso se non si hanno abbastanza spalle larghe, e tutti gli altri con la partecipazione a Sanremo di quest’anno.

Per nostra fortuna Davide Shorty non è soprattutto queste due uscite televisive, ma tutto il resto di cui pochi erano a conoscenza fino a pochi anni fa.

Fusion. è la summa di ciò che il cantante palermitano è oggi, raccontato attraverso ritmiche soul e funk sulle quali poggia il suo flow potente espresso da una penna intelligente e creativa ed una voce vellutata.

Non è semplicemente un disco musicale, ma una finestra sulla società di oggi ancora troppo razzista, piena di pregiudizi e classista, in cui però c’è spazio anche per l’amore e l’anima.

Temi fortemente attuali che non possono non essere ignorati dall’arte e dalla musica, il veicolo principale con il quale Shabaka Hutchings si esprime e porta avanti le battaglie per la rivendicazione sociale della comunità nera.

Black To The Future è l’ultimo disco dei Sons Of Kemet guidati dal sassofonista di Londra: un concentrato di forza ritmica, militanza politica e jazz declinato in tutte le sue forme.

L’energia musicale sprigionata da Black To The Future si fa ancora più potente grazie alle parole del poeta Joshua Idehen e degli ospiti presenti che danno maggiore espressività e chiarezza alle motivazioni dietro questo disco.

Altrettanto forti per spingere il mondo verso una maggiore bellezza sono i motivi dietro il ventunesimo album di James Senese, che all’età di 76 anni continua ad essere un punto di riferimento per le nuove generazioni di musicisti.

James is Back è il titolo della nuova creazione del sassofonista partenopeo che ha ancora la capacità di riuscire a raccontare la sua Napoli e il mondo intero con energia e passione, poesia, qualità tecnica ed espressività.

Sofferenza e amore sono i temi principali della nuova opera di James Senese pubblicata per l’etichetta ALA BIANCA.

Chiudiamo con un esordio sostenuto, al momento, da un solo singolo che già dimostra , però, le capacità di Vieri Cervelli Montel.

Non è un brano originale ma una rivisitazione di Almeno tu nell’universo di Mia Martini, una di quelle canzoni considerate intoccabili che Vieri riesce a gestire in maniera quasi commovente, supportato nella produzione artistica da un Iosonouncane, sempre più conscio della sua arte.

di Renato Failla