Review

|Review| La cassetta di marzo 2021 |To Tape|

Negli ultimi tempi diventa sempre più difficile affezionarsi ad un artista in particolare tanto da seguirlo ad ogni uscita, la distrazione è sempre dietro l’angolo causata dalla mole enorme di spazzatura prodotta che affatica la scoperta di realtà interessanti. Infatti, il lavoro di chi sta costantemente alla ricerca di dischi importanti e oggettivamente belli da far ascoltare e conoscere è molto più complicato.

La cassettina su CSI (costola di To Tape) esiste proprio per questa ragione ed è un amplificatore di ciò che ascoltiamo durante la trasmissione.

Tash Sultana, ad esempio, è un’artista che seguiamo in radio sin dall’inizio, ancora prima dell’esistenza di questa rubrica, ed il suo nuovo disco, Terra Firma, è uno di quei lavori che vi consiglio assolutamente di ascoltare.

Australiana, con un passato turbolento che riversa tutto nei suoi lavori: prima Flow State, l’esordio che l’ha fatta conoscere al mondo e ora questo nuovo lavoro più completo, sicuramente più orecchiabile del precedente ma con ancora la presenza di quell’elemento stradaiolo figlio anche del suo passato da busker.

Ci sono il soul, una loop station, la sua chitarra e una voce vellutata e pungente, così come i testi carichi di emotività.

Di musica black parliamo con i Dinner Party, collettivo di musicisti la cui somma fa 14 nomination e 3 Grammy vinti.

Sto parlando di Terrace Martin (collaboratore chiave di Kendrick Lamar, ad esempio), Robert Glasper, 9th Wonder e Kamasi Washington, che con il loro disco d’esordio di soli venti minuti vi trasporteranno con grazia e gusto tra gli anfratti dell’hip hop, jazz, R&B.

Restiamo in ambito rap ma arriviamo qui in Italia perché è uscito da poco il nuovo disco di Kento, Barre – Mixtape, accompagnato dal libro Barre – Rap, sogni e segreti in un carcere minorile.

Un lavoro unico per raccontare l’esperienza di Kento maturata in dieci anni di laboratori in vari istituti penitenziari italiani.

Il disco è prodotto a più mani e si passa con facilità dal boombap al reggae per far conoscere, con il solito potente stile di Kento, una realtà a noi molto lontana – trovate l’intervista a Kento qui, nell’ultima puntata di To Tape.

Chiudiamo con i Nihiloxica, tra i protagonisti della puntata dedicata all’Africa: un progetto costituito dal Nilotika Cultural Ensemble di Kampala e da Spooky-J e PQ, due giovani di Leeds.

Il disco di esordio, dopo due EP, si chiama Kaloli e la band è stata addirittura “battezzata” da Aphex Twin.

Qui c’è il sound eterno della terra che si muove sotto i nostri piedi, delle radici che crescono lentamente e incessantemente, dei ritmi tribali e del fascino delle pulsazioni techno.

di Renato Failla